Suavia, terra di Soave, un’azienda gestita da tre sorelle Alessandra, Meri e Valentina Tessari, ha presentato la nuova linea “I Luoghi”. Tre etichette Castellaro, Fittà e Tremenalto, nate da tre piccoli appezzamenti nel cuore del Soave. Duemila bottiglie ottenute da Garganega in purezza, vinificate separatamente ma in maniera identica, da cui si ottengono tre vini di carattere e con caratteristiche che li rendono perfettamente distinguibili l’uno dall’altro.

«“I Luoghi” nascono da un forte e profondo desiderio di interpretare questo territorio che è, come prima cosa, casa nostra.» spiegano le tre sorelle. «I tre UGA da cui la linea prende forma rappresentano il Soave nelle sue espressioni più caratteristiche, a partire dalle pendenze ripide, dalle composizioni basaltiche dei suoli fino ad arrivare alla ricchissima biodiversità di quest’area, che attraverso il nostro approccio al biologico cerchiamo di difendere sempre. Tutti questi elementi sono percepibili nei tre vini ma in tre interpretazioni uniche e diverse l’una dall’altra».

Il progetto “I Luoghi” nasce da una ricerca del territorio attraverso lo studio della sua geologia. In questa fase è stato coinvolto anche il professor Giuseppe Benciolini, pedologo di grande esperienza che ha guidato la ricerca insieme all’enologa Valentina Tessari, lavorando su tre terreni già riconosciuti come Unità Geografiche Aggiuntive grazie alle loro caratteristiche peculiari e riconoscibili e che hanno portato alla nascita dei tre Cru.

Castellaro, Fittà e Tremenalto 

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Fittà 2020: il vigneto di Fittà si trova nel cuore della zona classica della denominazione e beneficia di una doppia esposizione Sud ed Est. Le viti hanno circa 80 anni e crescono su le “terre forti”, dette anche pesanti, ricche di argilla. Il calice ci rimanda subito alle note di un Classico Soave, minerale, cupo, un po’ chiuso al primo naso, solfureo frutto delle terre argillose. Un calice caldo e rassicurante con note fiorite e fruttate, gerbera, zagara, forsizia, arancia, mandarino. Un sorso caldo, morbido e glicerico, bella sapidità.

Castellaro 2020: questo cru è esposto a pieno Nord e guarda le piccole Dolomiti; un terreno più magro perché sotto si trova uno strato di basalto vivo quindi le radici non riescono ad andare in grande profondità. Un bouquet completamente diverso, all’inizio leggermente introverso, ma poi si apre meravigliosamente regalando sensazioni inaspettate. Fresco, di grande mineralità, speziato, pepe bianco, ginger, cardamomo, lime, verticale, elegante, tagliente quasi con note di distillato, il tutto alleggerito da note di gelsomino. Il sorso è agile, teso e vibrante, con un lungo finale salino.

Tremenalto 2020: il vigneto è esposto a Ovest su una ripida parete all’interno di una vallata che guarda a Nord. Le uve tendono a maturare un po’ più avanti rispetto alla maturazione degli altri due cru, le radici affondano su un terreno vulcanico. Un bouquet caldo e gessoso, confettura di mela cotogna, mandarino, frutta candita e tocchi floreali di neroli. In bocca è rotondo, capace di alternare sapidità e freschezza, con una buona persistenza gusto olfattiva.

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Tre vini, tre espressioni di Soave Classico, tre note diverse, in sequenza: classico, vibrante e mediano.

Prezzo cassetta “I Luoghi” 150 euro