Da dove partire, dal terroir, dall’ azienda o dal vitigno… Poca importanza quando nel calice troviamo 12 annate di un meraviglioso Cabernet Franc in purezza. 

Siamo a Bolgheri dove troviamo l’azienda Fornacelle, dal carattere e dalla tradizione famigliare: 9 ettari a vigneto, e poco più di 2 dedicati a questo vitigno che negli anni ha fatto o segnato la storia di questa DOC. Pochi sanno che alle origini il disciplinare della DOC Bolgheri tutelava solo vini bianchi e rosati, ma grazie alla caparbietà, all’intuizione di pochi produttori lungimiranti ecco che i rossi internazionali fanno capolino e conquistano i mercati “imponendo” il primo cambio di disciplinare nel 1994. All’inizio i vitigni internazionali hanno fatto squadra facendo nascere un blend dal carattere mediterraneo, ma qualcuno credeva nelle purezze e vide nel Cabernet Franc un’eleganza nascosta nel suo essere difficile e un po’ scontroso. 

Stefano Billi e Silvia Menicagli, titolari dell’azienda, insieme all’enologo Fabrizio Moltard avevano notato, attraverso una zonazione aziendale, che una particolare particella regalava un Cabernet Franc con una marcia in più, che si distingueva per una spiccata piacevolezza. Iniziarono così le prime micro-vinificazioni per poi decidere, con la vendemmia del 2004, di mettere da parte, e imbottigliare, un’unica barrique, da cui presero vita le prime bottiglie di “Foglio 38 IGT Toscana 2004”.

Il nome del vino viene dalla vigna contrassegnata dal foglio 38 particellare numero 236 e l’etichetta è stata creata dall’artista Franco Menicagli, fratello di Silvia, e fa parte della linea artistica di etichette dell’Azienda. Il dipinto “I campi” rappresenta una veduta aerea di una strada di campagna con diverse coltivazioni, il bruno delle vigne, il rosso dei papaveri ed il giallo del grano. 

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Fornacelle Foglio 38 Bolgheri Rosso Superiore DOC dal varietale a espressione di un terroir

Fino al 2011 il disciplinare non prevedeva i vitigni internazionali in purezza e il Foglio 38 rientrava nell’IGT Toscana, poi la svolta o meglio il capire che questi vitigni in purezza potevano fotografare il terroir bolgherese. Si rese necessario un secondo cambio di disciplinare per dare al Merlot, al Cabernet Sauvignon e al Cabernet Franc, la loro giusta collocazione, entrando, così, nella DOC e potersi fregiare anche della menzione Superiore.

Un’azienda che ha sempre creduto nell’eleganza e nella verticalità dei vini, anche quando non era di moda, come negli anni 2000 che si puntava sulla potenza e sulla struttura. Ecco che il Foglio 38 nasce come un vino contro corrente, ma «Le mode passano, lo stile è eterno» come diceva Yves Saint Laurent, e adesso, sempre fedele a sé stesso, si ritrova ad avere caratteristiche “di moda”. Tra i tre vitigni internazionali il Cabernet Franc è quello che soffre meno le annate calde, ma al contrario tollera poco la mancanza d’acqua. È un vitigno precoce con necessità di potature tardive. 

«Per decidere il periodo di vendemmia – racconta Stefano Billi – non si fanno analisi, ma si assaggia l’uva, si guarda il colore del vinacciolo, si sente come cede la buccia e la croccantezza. Anno dopo anno si impara a conoscere e a trattare questo vitigno.»

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Fornacelle Foglio 38 Bolgheri Rosso Superiore: la lettura di un terroir in 12 calici

Foglio 38, 100% Cabernet Franc, fermenta in barrique aperte e affina per 18 mesi in barrique, a seconda dell’annata. Si scelgono legni invecchiati almeno di 36 mesi e con tostature leggere. Circa 5mila bottiglie prodotte.

Foglio 38 IGT Toscana 2004: da qui tutto è iniziato. Sentori varietali, leggere note vegetali miste a frutti rossi e accenni balsamici, fresco, minerale, tannini ancora ben presenti. Un vino quasi primordiale, il Cabernet Franc in tutto il suo essere ancora non addomesticato dal terroir bolgherese. In bocca regala ancora grandi emozioni, vibrante, con un fascino di chi non deve chiedere, perché lui è così ed è consapevole del suo grande fascino austero.

Foglio 38 IGT Toscana 2005: un calice diverso dagli altri con affascinanti note vegetali, salmastre, iodate, un particolarissimo sentore di olive, minerali e di graffite su un sottofondo fruttato. Un naso veramente particolare, suadente e di grande fascino; in bocca ben presente.

Foglio 38 IGT Toscana 2007: il varietale persiste. Il fruttato si mischia a sentori vegetali, di linfa, quasi accenni di brace, fresco ed ancora mordente.

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Foglio 38 IGT Toscana 2008: affascinante nella sua imperfezione, accenni di evoluzione, note vegetali e fruttato secco, terziari evoluti, speziato dolce e orientale. Qui inizia a far capolino le sensazioni fruttate in composta; bocca morbida e glicerica.

Foglio 38 IGT Toscana 2009: un bouquet profondo, cupo, quasi introverso, bacche di rovo nere, carruba, açaíprugnolo, spezie dolci, liquirizia e tocchi muschiati con accenni di umami, perde leggermente in freschezza.

Foglio 38 Bolgheri Rosso Superiore DOC 2011: il varietale inizia a cedere il passo al terroir bolgherese. Il frutto si fa più presente, iniziano le note di macchia mediterranea e accenni balsamici. Sottile, speziato, pepe di Sichuan, chiodi di garofani, lentisco, frutti di rovo. In bocca grande la freschezza, il tannino elegante e ben presente, ma mai invadente. Il corpo è snello ed elegante e regala al calice una bellissima beva.

Foglio 38 Bolgheri Rosso Superiore DOC 2012: note di evoluzione giocato sui profumi terziari, carruba, prugna, liquirizia, visciola in composta, umami ed un filo di ossidazione; in bocca mantiene freschezza e mineralità.

Foglio 38 Bolgheri Rosso Superiore DOC 2014: note calde, il frutto inizia a farsi sentire, agrumi, frutta in composta e sotto spirito, prugnolo, visciola, sentori di macchia mediterranea, legni orientali. In bocca soave ed aggraziato come un signore di vecchio stile, ma di grande beva.

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Foglio 38 Bolgheri Rosso Superiore DOC 2016: un bellissimo calice che rispecchia l’annata. Balsamico, visciola, ramerino, elicriso, lentisco, note di cola, esce leggermente un vegetale secco, chiodi di garofano, pot-pourri di rosa. In bocca il tannino è ben presente grande la freschezza e la mineralità, tutto in perfetto equilibrio. Un calice che regala una bellissima espressione di Cabernet Franc di Bolgheri.

Foglio 38 Bolgheri Rosso Superiore DOC 2018: il vitigno si fonde con il territorio. Sentori di frutta rossa e nera, cacao, legni orientali, macchia mediterranea, note quasi balsamiche. In bocca caldo e suadente, avvolgente e materico, rassicurante.

Foglio 38 Bolgheri Rosso Superiore DOC 2019: note più dolci con tocchi floreali, peonia, visciola, in bocca verticale, tannino graffiante con note di graffite. Scalpitante, giovane, con una grande solarità… un calice in divinere.

Foglio 38 Bolgheri Rosso Superiore DOC 2020: giovane, irruento, di grande eleganza ed ancora scalpitante. Un naso ampio, complesso e affascinante. Un bouquet che va dal fruttato allo speziato, cassis, bacche di rovo, gelso, visciola, açai, carruba, senza tralasciare accenni terziari, liquirizia, lentisco, vaniglia e macis. Il sorso è avvolgente, tannini setosi e freschezza accattivante su sottofondo di salinità che regala profondità alla beva. Lungo e avvolgente, ancora giovane ma già in grado di regalare grandi emozioni… 

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Riassumendo potremmo dire che in questi 12 calici il Cabernet Franc nei primi esprime il varietale del vitigno poi piano piano prende l’accento del terroir e diventa un autoctono. L’azienda da sempre ha creduto in lui, ha imparato a conoscerlo e assecondarlo, senza imporgli nulla e lasciandolo libero di esprimersi. Un vino unico che, anno dopo anno, ha regalato grandi soddisfazioni a chi ha creduto in lui, rimanendo fedele a sé stesso, ma mostrando il calore, la freschezza e la mineralità che questa terra gli dona.

Costa circa 47 euro.