Borgo San Felice è un gioiello incastonato nel Chianti, nato come produzione vinicola e oggi anche Relais&Château tra i più belli d’Italia.

Sin dagli anni ‘60, San Felice ha intrapreso un percorso di innovazione e di sviluppo di grandi vini, dando vita nel 1968 al primo Supertuscan, il Vigorello, all’iconico Il Grigio Chianti Classico Riserva e dieci anni dopo al primo Chianti Classico da singolo vigneto Poggio Rosso Gran Selezione, vini ancor oggi rappresentativi della proposta di San Felice. I vigneti di San Felice vengono coltivati secondo i principi della viticoltura rigenerativa in fase di conversione biologica.

A questi vini storici, oggi è nata la nuova linea Vitiarium, composta da 4 vini che si prefiggono di raccontare l’anima della Tenuta di San Felice, autentiche espressioni dei vigneti che circondano l’antico borgo medievale. Questi vini sono frutto della costante ricerca di San Felice, iniziata negli anni ’80 con il recupero degli antichi vitigni toscani quasi scomparsi e la creazione del Vitiarium (vigneto sperimentale per la tutela della biodiversità viticola toscana) di cui la linea prende il nome.

«L’identità di un vino è la sintesi dell’espressione del vitigno, del terroir, dell’annata e della sapienza dell’uomo. Abbiamo voluto esprimere attorno a questi vini la loro precisa identità, anche attraverso la narrazione degli elementi che li caratterizzano e li rendono unici per immergere il cliente in un viaggio immaginario, creando un legame personale indissolubile», spiega Carlo De Biasi, direttore di San Felice Wine Estates.

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La linea Vitiarium è destinata all’alta ristorazione e alle enoteche di ricerca. Lo conferma anche la veste contemporanea studiata per San Felice da Federica Cecchi, architetto e wine designer: le 4 etichette della linea, ragionate in team, raccontano 4 diverse storie nate per far viaggiare il consumatore o anche il sommelier, affascinandolo con la loro narrazione fatta di parole, segni e colori, che a sua volta trova corrispondenza nella “narrazione liquida” dei vini. Le 4 etichette rappresentano dunque i 4 capitoli di un libro affascinante quale è il Vitiarium, arricchendo l’esperienza e trasformando la degustazione in un vero e proprio atto culturale.

Borgo Chianti Classico DOCG 2022

Vino spigliato, di grandissima beva, dai sentori fruttati e dall’animo molto versatile. Affina in botti grandi di Slavonia da 100 ettolitri per 12 mesi. L’immagine con effetto stampa antica del borgo Chianti Classico ne esprime la storia, sospendendolo in una dimensione atemporale dove ogni pietra, ogni vicolo, ogni vista panoramica diventa una cartolina d’altri tempi, un invito a immergersi in un viaggio indietro nei secoli, alla scoperta di un patrimonio storico e culturale di inestimabile valore. Ne sono state prodotte 60mila bottiglie e costa 25 euro.

La Pieve Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2021

Struttura ma anche affabilità per questo Chianti di bella stoffa che vuole esprimere il massimo potenziale qualitativo di San Felice. In uscita a settembre, ne sono state prodotte 20mila bottiglie (prezzo al pubblico 45 euro). Il motivo de La Pieve Chianti Classico Gran Selezione riprende il decoro policromo sulla volta del presbiterio dell’antica Pieve del 714 presente all’interno del Borgo, consacrandone la storicità e l’importanza come punto di riferimento per la comunità. Come nella pittura, il colore crea luce così il nero originale della Pieve diventa azzurro tenue per esprimere ed evocare le atmosfere di San Felice. Trasferire l’impronta pittorica sulla Gran Selezione è il connubio perfetto per mettere in relazione il vino con la sua storia.

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Pugnitello Toscana IGT 2021

Si può dire che questo vino sia il precursore della linea Vitiarium, visto che è l’unico che non debutta per la prima volta ma viene prodotto dall’annata 2003. Del resto, dopo il Sangiovese  (105 ettari) il Pugnitello è la varietà più impiantata a San Felice, che ne conserva 12 ettari su un totale di 40 in tutta la Toscana: una chicca dedicata agli appassionati dei rari vitigni autoctoni, sempre alla ricerca di esperienze gustative insolite e sorprendenti. Alla vista si presenta di colore rosso rubino cupo con riflessi violacei. Profuma di frutta rossa matura, ciliegia, confettura di frutti di bosco, amarena, spezie, cannella, chiodi di garofano e sfumature di macchia mediterranea. Al sorso è di media struttura, con aromi fruttati ampi e succosi, tannini maturi e ben integrati. Grande capacità di invecchiamento. Ne sono state prodotte 10mila bottiglie, il prezzo al pubblico è di 50 euro.

Il disegno sull’etichetta del Pugnitello richiama le varietà di vite autoctone recuperate e coltivate nel Vitiarium, uscendo dagli schemi classici, con un approccio minimalista, enfatizzato da linee pulite, colori netti e assenza di decorazioni superflue. Racconta un elemento fondamentale del Pugnitello: la sua vinificazione in purezza, e il suo essere simbolo del talento di San Felice per la ricerca.

In Avane Chardonnay Toscana IGT 2022

Non servono tante parole per descrivere questo Chardonnay: al naso frutta esotica, al sorso banana, in un insieme morbido e dall’acidità equilibrata. Perfetto come aperitivo e con il sushi. Il decoro floreale sull’etichetta di In Avane (dall’etrusco Avenal, territorio) illustra pistilli di zafferano etrusco, pianta-simbolo dell’identità territoriale della Toscana. Tutti elementi scelti che concorrono a sottolinearne l’autenticità e artigianalità specchio del territorio. Le sfumature di giallo, non solo evocano le tonalità dello zafferano, ma descrivono anche le caratteristiche di questo Chardonnay, che fonde la dolcezza del miele con le note vibranti dei frutti esotici, in perfetto equilibrio tra morbidezza e acidità. Ne sono state prodotte 15mila bottiglie, prezzo al pubblico 25 euro.

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