Vicino a “I cipressi che a Bólgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar” troviamo Tenuta San Guido storica cantina della zona di Bolgheri. La tenuta deve il suo nome al personaggio storico San Guido della Gherardesca, vissuto nel XIII secolo. Tutto nasce quando Mario Incisa della Rocchetta sposò la contessa Clarice della Gherardesca che portò in dote 2.500 ettari nella zona di Bolgheri e qui decisero di stabilirsi. Mario Incisa, amante dei grandi vini francesi, intuì subito il potenziale della zona vista l’evidente somiglianza tra i terreni di Bolgheri e quelli di Graves a Bordeaux, caratterizzati da un suolo ghiaioso con presenza di argille, favorevole alla produzione di grandi vini rossi. Inizia così la sperimentazione di alcuni vitigni francesi, grazie a delle barbatelle recuperate dai Duchi Salviati a Migliarino. Iniziò quindi a piantare il Cabernet da cui ottenne il famoso Sassicaia che dal 1948 al 1967 rimase un vino consumato esclusivamente nella tenuta, fino all’arrivo del giovane Giacomo Tachis, enologo di fama mondiale.

Con il nuovo millennio a Tenuta San Guido nasce Guidalberto, che si affaccia sul mercato con il millesimo 2000, un vino che non vuole essere “il fratello minore” del Sassicaia ma si propone per raccontare un’altra sfumatura del territorio bolgherese, con un prezzo più accessibile e con una bevibilità meno complessa. L’etichetta raffigura l’oratorio di San Guido e il nome è dedicato all’antenato Guidalberto della Gherardesca, pioniere della conversione agricola. Siamo nei primi decenni del 1800 quando Guidalberto della Gherardesca edifica i primi opifici, le prime chiese e il celebre viale dei cipressi, alberi utili a segnare i confini tra le colture diverse, in una prima fase, poi reso famoso dalla poesia di Giosuè Carducci “Davanti San Guido”.

Guidalberto in verticale

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Dopo oltre vent’anni di analisi e sperimentazioni, oggi il Guidalberto, un blend di Cabernet Sauvignon e Merlot, è un vino dal temperamento chiaro che bene interpreta il suo territorio. Abbraccia uno stile più giovane che ricerca profumi e dolcezza al palato, caratteristiche che il Merlot sa regalare anche in un affinamento relativamente breve.

Tenuta San Guido Guidalberto 2021 IGT Toscana 50% Cabernet Sauvignon e 50% Merlot. Verso la fine di marzo una perturbazione di aria fredda ha riportato il freddo intenso con temperature vicine allo zero °C, le uve sono giunte ad una maturazione perfetta senza eccessi zuccherini. Grande freschezza che richiama la sua giovinezza. Frutti rossi croccanti, ribes, lampone, arancia sanguinella e accenni vegetali, chiusura leggermente ammandorlata. Giovanissimo e tutto in evoluzione.

Tenuta San Guido Guidalberto 2019 IGT Toscana 60% Cabernet Sauvignon 40% Merlot. Dopo un autunno con temperature miti e piogge frequenti, l’inverno è stato abbastanza asciutto e con temperature spesso sopra la norma stagionale. Subito dopo Ferragosto si sono verificate delle piogge che hanno riportato refrigerio e contribuito a normalizzare la vitalità delle piante. Aggraziato ed equilibrato. Frutta rossa e scura carnosa e matura, ciliegie, prugne, more seguono poi le tipiche note di macchia mediterranea, ginepro, chiodi di garofano e liquirizia. Bella trama tannica che regala profondità al sorso.

Tenuta San Guido Guidalberto 2017 IGT Toscana 60% Cabernet Sauvignon 40% Merlot. L’annata è stata alquanto calda, ma l’autunno e la prima parte dell’inverno sono stati caratterizzati da temperature rigide. L’alternanza delle temperature notturne e diurne verificatesi da metà agosto fino a fine settembre ha favorito lo sviluppo degli aromi primari e secondari, e ha determinato l’innalzamento delle acidità, indispensabile per dare freschezza ed eleganza ai mosti. Un vino figlio dell’annata esile e introverso, ma sempre con il suo stile. Note un po’ più fredde, un naso fruttato con tocchi incensati, macchia mediterranea e pinoli.

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Tenuta San Guido Guidalberto 2012 IGT Toscana 60% Cabernet Sauvignon 40% Merlot. Il caldo repentino arrivato a fine primavera ha ridotto la produzione, a beneficio di una maturazione fenolica delle uve ottimale. Grande eleganza ed equilibrio sia al naso che in bocca. Il bouquet è complesso e variegato, va dai frutti rossi, ancora carnosi, amarena, rosmarino alle note terziarie di evoluzione liquirizia, vaniglia, cacao. Tannini eleganti e vellutati, bellissima alternanza tra dolcezza e acidità, grande struttura e corpo con una lunghissima persistenza gusto olfattiva.

Tenuta San Guido Guidalberto 2000 IGT Toscana prima annata in commercio, 40%Cabernet Sauvignon, 40% Merlot e 20% Sangiovese. L’andamento stagionale è stato particolarmente favorevole con una piovosità quasi assente dai primi mesi di luglio all’ultima settimana di settembre. La nota di Sangiovese gli dona un’impronta toscana tipica della maremma. Il bouquet regala note di floreale disidratato, ciliegia, macchia mediterranea, pineta bagnata e qualche nota ferrosa che si distacca dalle precedenti annate per la presenza del Sangiovese. Un vino che hai tempi doveva ancora trovare la sua identità d’uvaggio, nel 2004 lascia il Sangiovese, per identificarsi in un blend di Cabernet Sauvignon e Merlot.

Costa circa 49,00 euro

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La verticale di Tenuta San Guido Guidalberto IGT si è tenuta durante La Grande Bellezza 2024 a Milano