Afrodite è la bellissima dea greca dell’amore, Venere per gli Antichi Romani, nata dalla bianca schiuma del mare, lei che tutti fa innamorare e da lei deriva il termine “afrodisiaco”, letteralmente “di Afrodite”.

Fin dall’antichità, nell’ambito di culture anche molto differenti tra loro, si parla di cibi definiti afrodisiaci, in grado di stimolare l’eros e accendere il desiderio sessuale. Nell’Antica Roma, già Terenzio scriveva del legame tra buona tavola, alcol e libido: “Sine Cerere et Libero friget Venus”, ovvero “senza Bacco e Cerere, Venere ha freddo”.

Così, il termine afrodisiaco con il passare del tempo è stato associato a svariate cose indicando qualsiasi sostanza che fosse in grado di eccitare lo spirito e stimolare l’impulso sessuale. Ecco che il termine afrodisiaco si può associare a un oppiaceo, a un’erba, a una bevanda o anche a un alimento: nel corso dei secoli alcuni alimenti si sono guadagnati l’appellativo di «afrodisiaci» e alcuni sono giunti fino a noi mantenendo la loro fama.

Ma non dimenticatevi mai una cosa fondamentale: l’eros femminile si innesca grazie al coinvolgimento di tutti i 5 sensi, mentre quello maschile è soprattutto visivo.

Molto più importante del food pairing è la persona con cui condividete il vostro vino.

Christian Moueix 
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Va tenuto poi in considerazione che ogni soggetto emana particolari odori (ferormoni e sudorazione) che possono eccitare il partner e scatenare l’eccitazione sessuale. Ogni soggetto è poi sensibile a fattori percettivi e psicologici dell’eccitazione sessuale (vista, odori, colore e calore della pelle) in grado di stimolare, in modo unico, i recettori sessuali periferici (glande, pene e inguine nell’uomo, clitoride e vagina nella donna). Se poi li sommiamo a immaginazione, complicità, gioco e determinati cibi il vostro San Valentino sarà rovente.

Parola d’ordine dopamina

La scienza nega: non esistono alimenti che abbiano un comprovato potere afrodisiaco. Non ufficialmente, almeno. Vero è, però, che il desiderio per il cibo e quello sessuale condividono la stessa base neurofisiologica. Hanno cioè un neurotrasmettitore in comune, la dopamina. E la dopamina, nota anche come «ormone dell’euforia», è legata alla sfera del piacere. Non la si può incrementare in maniera diretta attraverso l’alimentazione — vero — ma stimolarne la produzione alzando i livelli di fenilalanina e tirosina, suoi importanti precursori, questo sì. Fenilalanina e tirosina sono aminoacidi che derivano dalla digestione delle proteine alimentari. Avocado, aglio, rosmarino, salvia, cocomero, banane, rucola, ginseng, sedano rapa, asparagi, uova, sono tra gli alimenti che contengono più fenilalanina e tirosina, ma non solo. Quel che è certo è che i cibi definiti afrodisiaci devono avere alcuni nutrienti essenziali, come sali minerali quali zinco, magnesio e potassio, e alcune vitamine come la vitamina C, la vitamina D, la vitamina B12 e la vitamina B9.

Cibi afrodisiaci maschili

Per l’uomoquando si parla di cibi afrodisiaci ci si riferisce a erbe o alimenti che migliorano la libido, la virilità e la resistenza o che aiutino ad avere un’erezione e a mantenerla: devono quindi stimolare l’eccitazione sessuale e dare energia al corpo. Grande classico è ostriche e Champagne, ma ce ne sono molti altri. Pesce azzurro, merluzzo e stoccafisso, crostacei, ostriche e caviale ricchi di omega3, iodio, fosforo, zinco, vitamine C ed E e arginina, un potente vasodilatatore. Anche il cioccolato fondente, ricco di teobromina, è un buon vasodilatatore, così come il curry e liquirizia. Ci sono spezie che agiscono come antiastenici, euforizzanti, stimolanti ed eccitanti per effetto dei ferormoni, potenti vasodilatatori: zafferano, ginseng, chiodi di garofano, vaniglia, peperoncino. Il vino rosso, ricco di tannini, alimenta il piacere. Il tartufo è ricco di adrostenediolo e androgeni, stimolatori del testosterone; caffè, tè e matè sono bevande energizzanti ed eccitanti.

Ci sono poi alimenti che favoriscono l’erezione perché agiscono, anche in questo caso, come antiastenici, adattogeni, eccitanti, rasserenanti e antiossidanti: pomodori, che contengono il licopene, cetrioli, asparagi selvatici, fragole, limoni, aglio e cipolle, cannella, mirto, guaranà, biancospino, valeriana e passiflora. Ma ricordiamo che senza libido l’erezione non parte.

L’eros femminile si innesca grazie al coinvolgimento di tutti i 5 sensi,
mentre quello maschile è soprattutto visivo

Cibi afrodisiaci femminili

Per l’altra metà del cielo sono perfetti i cibi che contengono sostanze nutritive che apportano benefici alla salute, non imputabili però direttamente all’attività sessuale. Una donna che sta bene ha anche una vita sessuale soddisfacente. Perfetti gli acidi grassi polinsaturi e Omega 3 che si trovano nel pesce, nelle noci e nella frutta secca a guscio e nei semi dei kiwi. Stessa cosa dicasi per le vitamine come la C, presente negli agrumi, nelle fragole, nei kiwi e nei carciofi. Importanti anche alcune sostanze contenute negli alimenti, come i polifenoli, che migliorano l’umore, la sensazione di piacere, l’euforia e la motivazione, funzioni molto importanti per l’attività sessuale. Perfetto il cioccolato fondente che contiene ottime quantità di feniletilamina che migliora la serenità e riduce l’ansia, utile sia per il desiderio sia per l’attività sessuale della donna. La feniletilamina è frutto della trasformazione della fenilalanina, uno degli aminoacidi essenziali contenuti nelle proteine della carne, pesce, latte e formaggi come il Grana Padano. Il peperoncino può aiutare ad attivare il metabolismo, regolarizzando la frequenza cardiaca e favorendo la circolazione del sangue agli organi sessuali. Stimola le endorfine che aiutano a promuovere il desiderio sessuale femminile in modo naturale. La frutta secca – come arachidi, noci e pistacchi –  è ottima per aumentare la libido nelle donne: essa contiene infatti l’amminoacido L-arginina, che predispone naturalmente il corpo all’attività sessuale.

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La vita è come una scatola di cioccolatini, ma quello che scegli ha un significato ben preciso

Una scatola di cioccolatini è un classico dono di San Valentino. Sapete che, secondo il simpatico libro Cioccolatoterapia di Murray Langham edito da Salani, a ogni scelta corrisponde una personalità? Vediamo qualche esempio a secondo della forma di cioccolato preferita: chi sceglie il cerchio ama la compagnia; ovale, siete in sintonia con gli altri; rettangolari, siete persone leali e molto stabili; quadrato, siete persone equilibrate; losanga, affrontate la vita con calma. Anche il tipo di cioccolato che si sceglie dice molto: cioccolato bianco, non sapete bene che cosa volete dalla vita; al latte, vi piace vivere nel ricordo del passato; fondente guardate sempre al futuro; extra fondente avete l’animo del conoscitore; se vi piace qualunque tipo di cioccolato siete persone flessibili, adattabili, capaci di vivere con chiunque. E il ripieno? Se al cioccolato siete persone che guardano al futuro; se alla ciliegia siete piene di energia e create intorno a voi un vortice di eccitazione; se al caffè, vi irritate quando vi fanno aspettare; se al cocco, sognate calde isole lontane; se alla fragola, siete persone gentili e affettuose; se alla menta, tutto è possibile; se alla nocciola, siete consapevoli delle energie che vi circondano; se allo zenzero, siete persone che possono fare qualcosa di veramente importante nel mondo.

E il vino?

(di Francesca Negri)

Molti lo chiamano coraggio liquido oppure lubrificante sociale. Sicuramente un buon bicchiere di vino agevola le relazioni, a partire dal lavoro. Gli studi scientifici più recenti dicono che uno o due cocktail sono la quantità ideale per liberare la socialità e avere una sensazione di benessere.

E con l’amore come funziona? Nessuno ha più benefici del vino rosso, assicurano gli esperti. Un gruppo di ricercatori italiani ha evidenziato come alcuni elementi enologici contribuiscano ad aumentare il flusso di sangue alle zone erogene delle donne, aumentando i livelli di desiderio. Uno o due bicchieri al massimo però, perché oltre l’esperienza risulta meno piacevole.

Per gli uomini, il vino non solo allenta la tensione e fa aumentare il flusso sanguigno in aree essenziali, ma pare anche che aumenti i livelli di testosterone nel sangue, un ormone essenziale per “l’appetito”. La questione è affascinante e tutt’altro che un pour parler tra Milf in uscita libera: normalmente il corpo di un maschio si libera del testosterone tramite un enzima chiamato UGT2B17, ma quando si consuma un bicchiere di rosso, un composto del vino chiamato quercetina blocca temporaneamente l’UGT2B17 aumentando i livelli di testosterone nel sangue.

Così, quando si tratta di alcol e sesso, la migliore ricetta è l’apertura e la divisione di una bottiglia di vino rosso con il vostro partner. Perché, ricordatevi, molto più importante del food pairing è la persona con cui condividete il vostro vino.

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Ma veniamo alla pratica. Lo Champagne mette d’accordo tutti, e non è una grande sorpresa se la si pensa come lo scrittore francese Valery Larbaud che diceva: “Le avventure amorose cominciano nello Champagne e finiscono nella camomilla”. Fatto sta che il vino più sexy per gli uomini, quello che li eccita e che dovreste stappare per sedurli è lui, il vino che fa sembrare di bere le stelle, come diceva il suo deus ex machina Dom Pérignon, e da sempre simbolo di lusso, bien vivre, mondanità, gioia, spensieratezza.

Il gusto è trasversale: dal sommelier al vigile del fuoco, dal dirigente allo chef, dall’enotecaro all’impiegato lo Champagne (Blanc de Blancs, Blanc de noirs e Pas dosé) è sexy quasi per tutti, anche o forse soprattutto per quelli “esperti”.

Al secondo posto, dietro di poco, ci sono l’Amarone della Valpolicella, il Barolo e i passiti, specie Sauternes: il primo e il secondo preferiti da cuochi, imprenditori agricoli, consulenti assicurativi (alla faccia di tutti quelli che dicono che il vino rosso fa addormentare più che accendere i sensi); capofila dei passiti è Château d’Yquem e il Sauternes in generale, seguito dalle produzioni nostrane più variegate. Vi sembra strano che un uomo possa essere sedotto da un vino dolce? Non facciamo di tutta l’erba un fascio però ricordatevi che c’è chi ha dichiarato di preferirlo perché «al terzo bicchiere è la donna a essere più sexy». Tradotto significa che l’alto contenuto zuccherino di questa tipologia di vino fa diventare “allegre” più velocemente. Lo stesso motivo per cui gli uomini, a quanto pare, ordinano Gewürztraminer. Ora lo sapete, vedete voi come comportarvi.

Poi c’è l’uomo di marketing, gourmet raffinato, che preferisce essere sedotto con un Sauvignon Quarz di Cantina Terlano, c’è quello che preferisce il Negroamaro, c’è il romantico che va a Chablis, c’è l’esperto appassionato di MILF che preferisce un Château Haut-Brion, c’è il digital manager che ama il Primitivo di Manduria «perché dolce, secco e strong». Non mancano i macho men, nella cui classifica troverete Passerina e Pelaverga überalles. Se dovessi dirla come Antonio Capitani, astrologo di Vanity Fair, qui si tratta di fallocefali con sudombelico spesso in fermento. Buon per loro. Li potrete sedurre sorprendendoli con altri “vini da letto” dai nomi maliziosi… Perché, si sa, il sesso vende sempre, specie se ad apparire in pose seducenti sono le donne. Non ho traccia, almeno per ora, di etichette di vino con maschi palestrati in bella mostra. Peccato. Ecco qui di seguito qualche esempio trovato qua e là in rete di vini sexy fin (o solo) dall’etichetta.

Non c’è tempo per pensare, c’è tempo per amare. 750 ml non saranno mai abbastanza. Mi piacciono le frasi di questa etichetta retrò, divertente e ammiccante in modo soft. A proporla è la cantina australiana Some Young Punks per il suo vino dal nome già abbastanza esplicativo: Quickie 2014, 100% Sauvignon Blanc di Adelaide Hills.

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L’etichetta di sinistra fa parte del trio dell’edizione erotica del piccolo produttore toscano V-emotoins. L’immagine è basata su una foto di Dolly Buster, famosa artista e scrittrice tedesca.

Sono, invece, 2.500 le bottiglie per Retro (bottiglia a destra), blend composto da 80% Sangiovese, 15% Merlot e 5% Syrah.

Il motto del winemaker Luke Krauss è “sex, wine and Rock’ N Roll”, perfettamente sintetizzato dall’etichetta scelta per il vino “Pornfelder”, un blend rosso di Portuguese e Dornfelder.

Osé Rosé di Le Vigne di Alice è la bollicina perfetta per un brindisi o, perchè no, un graditissimo regalo in occasione della Festa della Donna. Osé Rosé è uno spumante morbido al naso e asciutto in bocca, dal colore rosso lampone, luminoso e brillante. Il sapore è fresco, netto, fruttato. Il profumo è un mix di fiori e frutta: geranio, lampone e rosa selvatica. Le Vigne di Alice deve il suo nome ad Alice, nonna delle due donne che hanno dato vita all’azienda con l’obiettivo di esprimere attraverso i loro spumanti tutta la passione per la loro terra e il loro lavoro.

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Infine, uno spirits su tutti: Vagin Lover, un gin che dal blu diventa rosa quando incontra la tonica.

Magia? No, solo chimica: i fiori di Clitoria Ternatea, una delle botaniche usate dalla forma che ricorda i genitali femminili, sono sensibili al ph e quando Vagin Lover viene mescolato con ingredienti con un ph basso come l’acqua tonica, il lime o il limone, il suo colore cambia drasticamente da blu a rosa cipria.

E chiudo invitando anche a una piccola riflessione, ricordando l’aforisma di Oscar Wild, che recita:

Ho spesso osservato che nelle case di persone sposate raramente lo Champagne è di prima qualità.

Oscar Wild