Io ce l’ho più lungo… l’affinamento
Se siete dei wine lover vi sarà capitato, e non solo una volta nella vita, di pensare che un determinato vino fosse stato rilasciato dal produttore ancora troppo giovane. Del resto, succede anche ai più blasonati, come il Sassicaia ad esempio: le annate appena messe in commercio vanno dimenticate in cantina per almeno 3-5 anni, se vogliamo goderne al meglio. Ma è giusto? O sarebbe meglio consegnare al consumatore il vino quando è arrivato a iniziare a esprimere a pieno il suo potenziale?
Chiaramente, si tratta anche – non solo, per carità – di questioni commerciali e, ancor più, economiche: rilasciare i propri prodotti dopo anni e anni, infatti, comporta un investimento considerevole (anche di spazi in cantina), pari all’immobilizzazione patrimoniale che staziona (senza produrre reddito) in attesa di finire sul mercato.
Ci sono però vini più “fortunati”, che possono godere del soggiorno in cantina (in legno e/o in bottiglia) per molti anni, finché l’enologo non decide che è il momento giusto di rilasciarli. Ma quali sono queste perle enologiche che ce l’hanno più lungo, l’affinamento?
fancy magazine ha fatto una selezione per voi.
Ca’ del Bosco Annamaria Clementi R.S. 1980
Con i suoi 42 anni sui lieviti, il Franciacorta Annamaria Clementi R.S. 1980 è un Franciacorta da primato, unico. Dal colore paglierino carico con evidenti riflessi dorati, ha profumi intensi ed esplosivi. Note di sottobosco, muschio e felce rivelano l’affinamento per lunghi anni sui lieviti con tappo di sughero, che affiancano netti sentori di agrume candito e confettura di mela cotogna si fondono con note di nocciola tostata e caramello. Un Franciacorta fragrante che, lasciato aprire nel calice, evolve verso sfumature iodate, cera d’api e legno di cedro. Al gusto impressiona per solidità e intensità, cremoso e quasi «carnoso» con un finale potente e aromatico. La sboccatura è avvenuta nell’agosto 2023 e, per rispettare la sua purezza, si è scelto di non aggiungere alcuna liqueur d’expedition alla sboccatura, quindi di non dosare il vino. Così come già accade per i millesimati Vintage Collection Brut e Dosage Zéro, e la Cuvée Prestige, l’azienda ha coniato l’acronimo R.S. – recentemente sboccato – per identificare le bottiglie che si affinano sui lieviti per un periodo superiore rispetto alla prima uscita sul mercato degli stessi vini. Leggete tutto qui https://www.fancymagazine.it/cover/lunica-al-mondo/
Costa 580 euro
Ferrari Giulio Ferrari Collezione 2004
Solo 3906 bottiglie da 075 e 331 magnum per la quarta edizione del Giulio Ferrari Collezione: dopo il debutto con l’annata 1995, l’edizione speciale del vino di punta di Casa Ferrari è stata rilasciata nel 1997, nel 2001 e, oggi, si appresta a uscire sul mercato con l’annata 2004. Un vino speciale perché ha fatto 216 mesi di affinamento nel buio e nel silenzio delle nostre cantine, ovvero 18 anni sui lieviti, e spinge all’estremo le potenzialità di longevità del Trentodoc, la denominazine Metodo Classico del Trentino. Una bollicina straordinaria. Ve la abbiamo raccontata qui https://www.fancymagazine.it/vino-del-giorno/ferrari-trento-giulio-ferrari-collezione-2004/
Costa 420 euro
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Recaredo Enoteca 1999 Turó d’en Mota
Dalla Spagna, un’edizione limitata di appena 150 bottiglie affinate sui lieviti per 23 anni e 5 mesi: debutta in questi giorni con l’annata 1999 il progetto di Recaredo, famoso produttore di Cava, per celebrare le 24 vendemmie del suo vigneto Turó d’en Mota, piantato nel 1940, un appezzamento iconico nel panorama della viticoltura catalana, battezzato come la Romanée Contì della Penedès. Secondo Ton Mata, amministratore delegato di Recaredo e membro della terza generazione della famiglia, la prima annata di Turó d’en Mota de Recaredo è stata “il risultato di un feroce anticonformismo” e della convinzione che gli spumanti della Penedès potessero aspirare a essere di prima classe e mettere in risalto le caratteristiche distintive della regione in modo impenitente. Come è questo vino non lo sappiamo, è appena uscito e non abbiamo ancora avuto occasione di degustarlo, e Recaredo non ci ha nemmeno comunicato il prezzo al pubblico. Quello che si sa è che a partire da questa edizione, ogni anno Recaredo rilascerà una limited edition Enoteca di lungo affinamento. Assolutamente da provare, ovviamente.
Dom Pèrignon P1 P2 P3
«In realtà un Dom Pèrignon può invecchiare anche 100 anni sui lieviti guadagnando sfumature organolettiche interessanti soprattutto in termini di viscosità e stabilità della bollicina», diceva l’ormai ex chef de cave di una delle Maison più importanti al mondo, Richard Geoffroy, al lancio delle linee P2 e P3 che sostituirono la linea “Oenotéque“. “P” è una sigla: Plenitude, che equivale a pienezza, completezza, perfezione. La Maison afferma che nella vita del Dom Pérignon ci sono tre Plenitude. La prima (P1) dopo sette anni dalla vendemmia, la seconda (P2) dopo 13-15 anni, infine anche una terza (P3) intorno ai 30 anni o anche più. L’idea nasce da alcune indagini fatte sulle migliori annate presenti nella cantina Dom Pèrignon le quali hanno evidenziato che certi elementi hanno una stabilità e una resistenza al contatto con l’ossigeno oltre l’immaginabile. Il lungo affinamento sui lieviti diventa quindi la vera essenza della prospettiva qualitativa di questo Champagne.
P2 costa circa 600 euro, P3 4-5 mila euro e oltre
Mosnel EBB 2007 e Pasrosé 2007 Riedizione 2023
Quindici lunghi anni di attesa nel silenzio e nel buio delle cantine seicentesche sono il segreto di EBB e Parosé 2007 Riedizione 2023 di Mosne. «Quella tra Mosnel e il tempo – racconta Lucia Barzanò, titolare dell’azienda di Camignone (Brescia) assieme al fratello Giulio – è un’alleanza indissolubile: è il senso dell’attesa, il trascorrere lento dei mesi e degli anni, che rende i Franciacorta di Mosnel unici e immediatamente riconoscibili. Per noi il tempo rappresenta da sempre l’alleato più prezioso. Le Riedizioni, assieme alle Riserve, sono il nostro progetto più ambizioso».
EBB 2007 Riedizione 2023 sublima l’espressione dello Chardonnay: il nome si compone delle iniziali della madre di Giulio e Lucia, Emanuela Barzanò Barboglio, figura fondamentale per la storia della denominazione. Un Franciacorta che mostra il potenziale dello Chardonnay in questo terroir: al naso è un turbinio di note di mandorla tostata, pasta di nocciola e sciroppo di sambuco, sentori floreali, erbacei e di torrefazione. Il sorso è intenso e delicato, con richiami tropicali e di zenzero candito, freschissimo e con un finale lunghissimo.
Parosé 2007 Riedizione 2023 è invece un gioco di parole tra Pas Dosé e Rosé. Delicati e brillanti riflessi ramati del color rosato arancio non tradiscono l’età di questo Franciacorta da uve chardonnay e pinot nero che al naso richiama sentori di tè rooibos, lampone disidratato, gelée alla rosa, orzo tostato e frolla alla nocciola, mentre la speziatura ricorda l’Oriente. Anticipa la solida freschezza una nota di scorza di pompelmo rosa e anice stellato che torna al palato sul finale unita a un delicato elemento balsamico.
Costano entrambi 75 euro
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Enrico Serafino Alta Langa Riserva Zero 140
L’Alta Langa Riserva Zero 140 di Enrico Serafino è un Millesimato che esprime il punto più alto della produzione della famosa cantina piemontese, il Pas Dosé con il più lungo affinamento della denominazione. Una selezione accurata delle uve di alta qualità delle migliori vigne di Pinot Nero e Chardonnay della tenuta e un lunghissimo affinamento sui lieviti di 140 mesi, ossia quasi 12 anni, regalano una cuvée di rara eleganza e profondità aromatica, prodotta con una sboccatura di un numero limitato di bottiglie per ogni anno. Mentre scorza di agrumi canditi, frutta gialla matura, miele e di piccola pasticceria accarezzano il naso accompagnati da cenni di vaniglia, frutta secca e crosta di pane, il sorso è ricco, complesso, minerale e, cosa più importante, appagante.
L’annata in corso costa circa 145 euro
Ca’ d’Gal Moscato d’Asti Vite Vecchia
Il Vecchia Vite di Ca’ d’Gal è l’apoteosi del Moscato d’Asti, il più affinato della denominazione. Trascorre 5 anni in casse di legno coperto di sabbia a temperatura e umidità controllate. Durante questo lungo affinamento si carica di complessità aromatica, raffinatezza ed eleganza: i profumi varietali di frutta, agrumi e pesca bianca lasciano il posto a note delicate di erbe aromatiche, rosmarino, salvia e spezie orientali in un sorso morbido, armonico e molto piacevole. Un Moscato unico, da bere non solo una volta nella vita, ma spesso, anche se la produzione è limitata a sole 5mila bottiglie ogni annata.
Costa circa 60 euro
Arnaldo Caprai Spinning Beauty Montefalco Sagrantino Docg
È il Sagrantino che affina più a lungo prima del suo rilascio, dimostrando quanto questo vitigno sappia evolversi e migliorare con il tempo. Matura in barrique di rovere per almeno 8 anni e viene rilasciato solitamente a 10 anni dalla vendemmia, un tempo che sviluppa la grande forza aromatica del Sagrantino, dove le note animali si fondono alle percezioni di cioccolato, confettura di frutti di bosco neri e rossi e spezie dolci. Al naso e al sorso la complessità regala un caleidoscopio di sentori intriganti, che si intercalano a note balsamiche, componenti tostate, cenni di incenso e spezie. Un abbraccio infinito per un vino indimenticabile.
L’annata in corso costa circa 300 euro
Vega Sicilia Unico
Vega Sicilia è una delle cantine più famose al mondo, i suoi vini sono tra le migliori eccellenze in assoluto e il suo nome è leggenda per tutti gli appassionati. Unico è il capostipite dei vini di lungo affinamento e uno dei più famosi vini rossi del mondo, prodotto solo nelle migliori annate, con un mix di Tempranillo e Cabernet Sauvignon: ciò che lo rende davvero “unico”, come suggerisce anche il nome, è l’invecchiamento, il più lungo al mondo per un vino rosso, ovvero quasi 10 anni tra il legno e la bottiglia. Al naso è un vino complesso con sentori di prugna, liquirizia, rosa appassita e cedro, mentre al sorso è un’esplosione di sapori che spaziano tra note di erbe aromatiche, ciliegia, mirtillo.
L’annata in corso costa circa 500 euro
Penfolds Grange Hermitage
L’espressione originale e più potente della filosofia di multi-vigneto e multi-distretto di Penfolds, Grange è indiscutibilmente il vino più celebre d’Australia ed è ufficialmente stato nominato come Heritage Icon of South Australia. Realizzato utilizzando uve Shiraz mature, intensamente aromatiche e strutturate, affina molti anni per raggiungere uno stile australiano unico che è ora riconosciuto come uno dei più pregiati vini del mondo. La storia di Grange e del suo mitico enologo Max Schubert è una favola moderna, una sfida nel tempo: comincia con un viaggio a Bordeaux nel 1949, dove l’idea di un vino “capace di rimanere in vita per un minimo di venti anni” entrò per la prima volta nella mente di Schubert. La sua prima annata sperimentale nel 1951 ha dato inizio a un nuovo modo di pensare i vini in Australia.
L’annata in corso costa circa 800 euro
Giacomo Conterno Barolo Monfortino
Il Monfortino è un Barolo quasi mitologico, assolutamente maestoso, considerato tra i migliori vini rossi al mondo. Nasce nelle migliori annate dalle migliori uve di Nebbiolo del cru Francia. Vinificato in legno, matura in botte grande per più di 6 anni: il risultato è un concentrato di eleganza, classicità e perfezione. Al naso è caratterizzato da un importante bouquet floreale, petali di rosa secchi e incenso, liquirizia e tabacco, cedro e menta, con dolci rimandi di ciliegia, mentre al sorso è agile, flessuoso e delicato, rivelando una profondità straordinaria. Leggendario.
L’annata in corso costa circa 1200 euro
Abbinamenti insoliti con le mele
Colle Santa Mustiola Poggio ai Chiari Sangiovese toscano Igt
Sangiovese in purezza prodotto con 28 cloni diversi, invecchia 78 mesi in barrique di rovere francese e parte in botti di rovere di slovenia da 20/30 hl, quindi affina in bottiglia per minimo 24 mesi prima dell’immissione in commercio. Il risultato è un vino di grande eleganza e capace di affinarsi per molti anni migliorando e acquisendo un bouquet di rara complessità. Le note tipiche di frutta rossa vengono nel tempo rese più complesse da aromi come spezie, cuoio, cannella e noce moscata, che fanno da supporto a una bocca di rara eleganza in cui la trama tannica esprime una setosità che è tipica solo dei grandi vini rossi provenienti da zone altamente vocate per la viticoltura come lo è la zona di Santa Mustiola a Chiusi. Perfetto con primi a base di selvaggina, piatti di carne, formaggi stagionati.
L’annata in corso costa circa 45 euro
Tessère Piave Malanotte
l Piave Malanotte della cantina Tessère è un vino rosso secco corposo e speziato, ottenuto da uve leggermente appassite di Raboso, affinato per lungo tempo in acciaio, botti di rovere e, soprattutto, in bottiglia (l’annata attualmente in commercio è la 2011). Emana profumi intensi di frutta matura, frutti di bosco, amarene e spezie dolci. Il sorso è energico, strutturato, fresco e vivacemente tannico.
Costa 26 euro qui
Gini Scajari Amarone della Valpolicella DOCG Riserva
Impiega circa 12 anni prima di uscire dalla cantina questo Amarone Scajari, che nasce nei terreni di Campiano, dove le viti affondano le radici tra le scaglie di pietra, in stratificazioni minerali uniche. Un vino prezioso, suadente, complesso, dotato di intatta freschezza e rara eleganza. Un vino nobile, di lunga vita, che impreziosisce menù raffinati e sereni momenti di meditazione e relax.
L’annata in corso costa circa 100 euro
Tommasi De Buris Amarone della Valpolicella
Da una delle storiche famiglie dell’Amarone, nasce questo vino che punta all’eccellenza e a segnare una nuova era per l’Amarone, da vigneti scelti, individuati su meno di due ettari di terreno, seguendo una sola filosofia: catturare l’essenza del terroir e il perfetto assemblaggio delle uve, con la promessa di riportare alla memoria aromi e sorsi di vecchie annate. Le uve selezionate vengono poste sulle tradizionali aArele, delle tavole di bambù, e poi lasciate riposare per 110 giorni nel fruttaio dedicato, dove un sistema di ventilazione mantiene un flusso d’aria costante e una bassa percentuale di umidità. A gennaio è stata effettuata la pigiatura e la fermentazione è avvenuta lentamente per 30 giorni in tini di rovere, utilizzando esclusivamente lieviti indigeni. La fermentazione malolattica èstata effettuata due volte per i primi due anni di invecchiamento in botti di rovere di Slavonia, seguendo le fasi lunari e le stagioni. Il vino ha proseguito l’affinamento per 5 anni nelle botti di rovere da 15/30hl dell’antica cantina di Villa De Buris dove ha proseguito il riposo in bottiglia, per un totale di circa 10 anni prima della messa in commercio. Un Amarone indiscutibilmente da provare.
L’annata in corso costa 260 euro
Lopez de Heredia Viña Tondonia Gran Reserva Blanco
Viura al 90% e il restante Malvasia, questo vino è una rarità, un’icona difficile da trovare, un vino con un inizio ma senza fine, perché la sua straordinaria acidità è in grado di preservarlo davvero molto a lungo. Affina per 10 anni in botte, portando nel calice una sfida con il tempo che si traduce in complessità e cremosità, con note di vaniglia, frutta matura e di nocciola tostata, mentre in bocca stupisce per la sua bellissima acidità.
L’annata in corso costa circa 400 euro
St. Michael Eppan Appius
Per molti anni Hans Terzer, storico enologo di San Michele Appiano, ha portato nel cuore l’idea di produrre il vino dei suoi sogni, un progetto che ha visto la realizzazione con la nascita di Appius, un assemblaggio a base di Chardonnay affiancato da Pinot Bianco, Pinot Grigio e Sauvignon: giunte in cantine le uve vengono sottoposte, tutte separatamente, alla fermentazione alcolica e a quella malolattica (a eccezione del Sauvignon), poi affinate in barrique e tonneaux. Dopo circa 12 mesi i vini vengono assemblati, per poi riposare ulteriormente per tre anni in tini di acciaio inox. Il risultato è un vino che entusiasma per la sua eleganza abbinata alla complessità della frutta matura e alla mineralità dal tatto cremoso. Un bianco indimenticabile: il ventaglio di profumi che avvolge il naso si muove su note di frutta tropicale, da cui emergono leggere sensazioni di spezie dolci, derivanti dal periodo di maturazione trascorso in legno. All’assaggio è di corpo medio, setoso e fasciante, con un sorso pieno, contraddistinto da una piacevole vena minerale e fresca.
L’annata in corso costa circa 130 euro
Collina delle Fate Adagio
Uno Chardonnay made in Marche che riposa in cantina per circa 7 anni per poi uscire sul mercato. Questo è sicuramente uno dei vini più intriganti della cantina di Massimo Berloni, già fondatore assieme a Manuela Mariotti del prestigioso marchio di abbiagliamento Dondup. Le fate, nel nome della sua azienda agricola, sono le splendide e giovani figlie, conivolte nel progetto. Ma torniamo al vino: al naso profuma di ananas e frutto della passione, vaniglia e tabacco biondo, con un leggero tocco fumé donato dal legno, contornato da fragranze di nocciola e mandorla, su un fondo fine ed elegante di piccoli fiori gialli. Al sorso si presenta con una bella acidità e gli aromi del naso tornano al palato, coadiuvati da note agrumate e un senso di mineralità piacevolissimo. Perfetto con piatti a base di pesce e verdure.
Costa 20 euro qui
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Tramin Epokale
Epokale è un vino che prende ispirazione da un’epoca lontana, quando il Gewürztraminer veniva prodotto con un residuo zuccherino ben percepibile, che conferiva anima e corpo. Dopo una raccolta manuale delle uve, con attenzione su ogni singolo acino, viene avviata alla fermentazione, a contatto con i lieviti, per circa 8 mesi. Dopo l’imbottigliamento, il vino viene portato nella miniera di Monteneve, in Val Ridanna, ad oltre 2000 metri di altitudine, dove maturerà, al buio, per 6 anni. In queso luogo, Epokale potrà preservare la sua freschezza e guadagnare in eleganza, grazie ad una temperatura, costante tutto l’anno, di 11 gradi. Al naso travolge con una carovana di profumi che spaziano dalla rosa alla lavanda, dal mango alla maracuja, per poi virare verso un’impronta speziata di zafferano, chiodi di garofano, cannella e noce moscata. Al sorso è profondissimo, con un corpo strutturato, potente ma, al tempo stesso raffinato, grazie a una decisa mineralità. Lunghissima persistenza aromatica. Si accompagna con dolci a base di mele come il classico strudel, zuccherato ma non stucchevole, ottimo anche con piatti salati speziati e con formaggi cremosi a crosta lavata come il Taleggio.
L’annata in corso costa 190 euro
Azienda agricola F.lli Pisoni Vino Santo 1977
Il Vino Santo della Valle dei Laghi ha una storia antica, che racconta di un territorio dove condizioni climatiche e tradizioni culturali si intrecciano e si fondono in un vino unico al mondo, prodotto con i migliori grappoli di uva Nosiola, lasciati appassire lentamente sulle “arele” (i graticci) fino a primavera e pigiati durante la Settimana Santa.
La famiglia Pisoni, uno dei nomi più famosi per il Vino Santo Trentino, ha voluto rendere omaggio a questa storia, imbottigliando a inizio 2018 venti annate di Vino Santo maturato nelle botti da venti a quarant’anni.
Dal 1977 al 1996, per ogni annata sono state messe sul mercato 100 bottiglie: una selezione limitatissima, unica nel suo genere, che dimostra lo straordinario potenziale evolutivo di questo vino dolce che nasce ai piedi delle montagne trentine, nel clima submediterraneo della Valle dei Laghi.
L’annata 1977 costa 280 euro, trovate tutte le annate acquistabili online qui.
Kopke Porto Very Old Tawny CNK
Questo è un rarissimo porto dedicato a Cristiano Nicolau Kopke, che 380 anni fa fondò l’omonima Bodega, la più antica del Portogallo. L’età media del blend è di 91 anni ed è prodotto dall’assemblaggio di vecchi tawny compreso un rarissimo 1900. Intenso con sentori di melassa e cioccolato che accompagnano un palato sorprendentemente fresco, di buona acidità e straordinaria concentrazione.
Costa quasi 1200 euro
Silvio Carta Vernaccia Di Oristano DOC Riserva 1968
Dal noto produttore sardo Silvio Carta arriva una Vernaccia DOC dalla particolarissima vinificazione: dopo la fermentazione c’è un passaggio in botti di castagno scolme, per favorire l’ossigenazione e la formazione del ‘flor’, uno strato di lieviti che protegge il vino esaltandone l’affinamento. Così nasce la Vernaccia 1968 Silvio Carta, un assaggio commovente da assaporare in momenti speciali, pensando al lungo cammino che ha percorso prima di arrivare nel bicchiere. Colore ambra intenso e lucido al naso ci accoglie con note di resina e pino, terra bagnata e funghi, sottobosco e iodio, in un caleidoscopio di sensazioni che inebria l’olfatto. In bocca riflette il tutto con complessità e dolcezza, presenta un gusto completo che ricorda il caffè e il tabacco e sorprende nella sapidità che dona un finale che non finisce mail, ricco nel braccio di ferro tra la dolcezza e la scia salina e che dura per dei minuti interi.
Costa 310 euro
Barbeito Frasqueira Sercial Madeira
«Dalla fondazione di Vinhos Barbeito, nel 1946, e per molti anni il signor Manuel Eugénio Fernandes ha fornito uve Sercial e Verdelho alla nostra azienda. Aveva un rapporto molto speciale con mio nonno e mia madre, mantenendo visite settimanali alla nostra vecchia cantina, nella maggior parte delle quali ho avuto il grande privilegio di essere presente. Questo Verdelho 1995 è il quarto vino di una serie di imbottigliamenti che rendono omaggio al signor Manuel Eugénio come un modo per sostenere il rapporto a lungo termine tra le nostre famiglie. Ad aprile sono state riempite 1030 bottiglie, tutte numerate singolarmente». Ecco il racconto di come nasce questo Madeira e soprattutto perché. Un vino prezioso, ottimo come aperitivo, dal bouquet punteggiato di note mentolate e fresche di pino, carruba essiccata, polvere di cioccolato, tè nero, prugna e fichi secchi. Sapore citrico, bella acidità che mantiene una freschezza quasi speziata. Finale elegante, lungo e sapido.
L’annata in corso costa circa 250 euro