Il talento lo ha portato in giro per il mondo, la passione per il vino lo ha portato in Sicilia. L’ex calciatore della Juventus e della Nazionale, Andrea Barzagli, appesi gli scarpini al chiodo ha deciso di diventare viticoltore, come socio de Le Casematte, tenuta immersa nella campagne del messinese, precisamente a Faro Superiore.

Si chiama così per la presenza di due piccole casematte (bunker), che nella maggior parte dei casi durante le guerre erano adibite ad artiglierie. L’amico e fondatore dell’azienda, Gianfranco Sabbatino, sa bene come prendere per la gola l’amico Andre: nel periodo in cui Barzagli giocava Germania, al Wolfsburg, spesso gli spediva i vini de Le Casematte, da assaggiare e sentirsi un po’ a casa.

Il vigneto della cantina Le Casematte conta su 11 ettari, terreni calcareo-sabbiosi a 500 metri di altitudine ed è coltivato secondo regime di agricoltura biologica con varietà Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Nocera e Nero d’Avola. L’obiettivo è quello di valorizzare il Faro, un vino dalla storia millenaria, unico per le sue caratteristiche, ottenuto esclusivamente da vitigni autoctoni. Con una produzione annuale di circa 40-50mila bottiglie, l’azienda vitivinicola siciliana conta ben cinque etichette (distribuite in Italia da Meregalli): oltre al Faro, troviamo Peloro rosso Igp Terre Siciliane, dal Nanuci Igp Terre Siciliane (il cui nome deriva dalla parola sicula ‘nanuci’, ossia piccola noce, in quanto è composto al 100% dalla piccola uva Nocera, tipica proprio del luogo), il Peloro bianco Dop e il rosato Rosematte Igp Terre Siciliane. Tutti firmati dal famoso enologo Carlo Ferrini, fiorentino come Andrea Barzagli.

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Il Faro Le Casematte è uno dei rossi più interessanti dell’attuale panorama enologico siciliano. Un blend di vitigni autoctoni della Sicilia orientale, affinato in rovere francese, che conquista per il suo equilibrio e la sua armonia. Nasce da un assemblaggio di 4 varietà storicamente presenti nel territorio: Nerello Mascalese 55%; Nerello Cappuccio 25%; Nocera 10% e Nero d’avola 10%, allevate a spalliera con rese che non superano i 50 quintali per ettaro. La vendemmia è manuale e dopo la vinificazione in rosso con macerazione sulle bucce, matura per un periodo di almeno 9 mesi in barrique e tonneau di rovere francese e conclude l’affinamento con ulteriori 6 mesi in bottiglia. Il Faro è un rosso dal profilo solare e mediterraneo, profuma di fiori e frutti di bosco, con tocchi speziati, boisé e sfumature di erbe della macchia mediterranea. Al palato è profondo, con un finale è lungo e persistente.

Costa circa 25 euro