Quell’amor di cetriolo
Con l’arrivo del caldo si va alla ricerca di cibi freschi, ricchi di acqua e che non appesantiscano. Ecco quindi il cetriolo, buono, sano e protagonista delle tavole estive.
Le origini del cetriolo non sono certe sembra che crescesse ai piedi dell’Himalaya, ma qualcuno lo ritiene originario dell’Africa o dell’India. Non tutti sanno che il cetriolo, Cucumis sativum, è una bacca detta scientificamente ‘peponide’, che matura durante tutta l’estate ed il suo colore va dal verde al bianco con dimensioni variabili e una buccia liscia o bitorzoluta. Apprezzato sia dagli egizi, greci e romani, ma anche da Lorenzo il Magnifico che lo definiva un «aperitivo e sano».
Le varietà del cetriolo, quando le dimensioni contano
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I cetrioli appartengono alla famiglia delle Cucurbitacee, come la zucca, la zucchina, il melone e l’anguria. Esistono diverse varietà di cetriolo, si differenziano per colore, dimensioni e forme.
Tra le varietà più diffuse possiamo trovare: il cetriolo verde lungo, o il longo da china, con poche spine e dal colore verde scuro, polpa bianca profumata e soda. Il cetriolino piccolo verde di Parigi con buccia spinosa, dall’ottima consistenza e sapore, molto usato per i sottaceti. Il cetriolo Ashley è una varietà che produce cetrioli di mezza lunghezza con una buccia verde scuro, ideale per insalate o consumato come sottaceto. Il cetriolo olandese si caratterizza per una buccia liscia, leggermente solcata, senza spine e di colore verde scuro. Il White wonder ha una buccia molto chiara, color crema, con protuberanze sulla superficie, polpa soda e con pochi semi, con un gusto più delicato rispetto alle altre varietà di cetrioli.
Il cetriolo Marketer è di forma cilindrica con estremità arrotondate, buccia di colore verde scuro con molte protuberanze, polpa compatta e con pochissimi semi.
Erroneamente tra cetrioli è annoverato anche il Carosello barese, un ibrido naturale tra melone e cetriolo, e proprio da quest’ultimo ha ereditato i cromosomi e il sapore. Il Carosello, infatti, è una varietà di melone di origine pugliese che è consumato acerbo come i classici cetrioli.
Vini con vista (sul Lago Trasimeno)
Il cetriolo alleato della bellezza e della salute
I cetrioli sono alleati della bellezza, già il famoso botanico e medico del Cinquecento Pietro Andrea Mattioli, lo considerava depurativo, antinfiammatorio e diuretico. Fu tra i primi a raccomandare l’uso dei semi e il succo per donare alla pelle elasticità, idratazione e per lenirla in caso di ustioni o scottature. Ancora oggi è usatissimo per ricette casalinghe, per rinfrescare la pelle e ridurre rughe, rossori e gonfiori, basti pensare alle fettine di cetriolo per attenuare le borse sotto gli occhi. Proprio per le sue caratteristiche lo troviamo fra gli ingredienti in molti prodotti di bellezza.
Il cetriolo è composto al 96% d’acqua, ha pochissime calorie 13 per 100 grammi con un discreto contenuto di minerali e vitamine, tra cui la K, che contribuisce alla coagulazione del sangue, e la C, che rafforza il sistema immunitario. Ricco di potassio, che aiuta a regolare la pressione sanguigna, e di fibre, che favoriscono la digestione. Al contrario è sconsigliato per chi soffre di cattiva digestione o di colon irritabile, per il suo alto contenuto di fibre insolubili.
Il cetriolo protagonista sulle tavole estive
La seconda vita del ristorante Casual di Bergamo
Il cetriolo è un ingrediente sempre apprezzato nelle ricette estive e in particolare nelle insalate, per il suo gusto fresco e versatile. Grande classico, e sempre graditi, sono i cetriolini sott’aceto. Molto particolare è la crema di cetrioli e yogurt, un piatto estivo semplice da gustare sia a temperatura ambiente sia fredda. Ingrediente fondamentale, insieme allo yogurt greco, per la salsa tzatziki da usare per un pinzimonio di verdure o per accompagnare piatti di carne o pesce. Dissetante e perfetta per l’estate è l’acqua aromatizzata al cetriolo, soprattutto se si aggiunge qualche fettina di limone, zenzero e menta. Ricetta legata a filo doppio con l’estate è la Panzanella, un piatto povero tipico della cucina toscana e dell’Italia centrale. La versione base è veramente semplice: pane raffermo bagnato con acqua e aceto a cui si aggiungono pomodori, cetrioli, cipolle rosse e basilico. Gustosa, fresca, aromatica è perfetta come antipasto, piatto unico o da portare in spiaggia.
Panzanella
4/6 persone
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½ kg di pane toscano raffermo
7 pomodorini maturi e sodi
1 cetriolo sbucciato
2 cipolle rosse
1 gambo di sedano
10 foglie di basilico
6 cucchiai di olio d’oliva
Aceto di vino rosso
Sale e pepe
Far ammorbidire nell’acqua il pane raffermo tagliato a fette. Dopo circa 10 minuti, strizzate bene e sgranate in una ciotola (attenzione che non risulti troppo bagnato). Aggiungere pomodori e cetrioli lavati e tagliati a pezzi mentre cipolla e sedano affettati finemente; unire al tutto le foglie di basilico tagliato grossolanamente. Mescolare e condire con olio e aceto, aggiustando di sale e pepe. Lasciar riposare per almeno un’ora in frigo.
La ricetta della panzanella è semplice, ma ogni zona tende a personalizzarla aggiungendo o togliendo ingredienti.