Dalla Cina al Brasile passando per la Spagna, Milano è una città cosmopolita in cui si possono trovare diverse etnie a pochi chilometri di distanza, saltando da un continente all’altro. Lingue diverse, abiti tradizionali, piatti tipici, nel capoluogo lombardo si può fare colazione con le crêpe francesi, pranzare a base di Dim Sum e cenare circondati da un tripudio di carni in una tipica churrascheria brasiliana.

Dunque, preparate il palato e lasciatevi deliziare da alcuni dei sapori più unici al mondo in questi ristoranti di cucina internazionale a Milano.

Bon Wei

bon wei milano

Il primo e unico ristorante in Italia di alta cucina regionale cinese, progettato dall’architetto Carlo Samarati e ispirato alla Cina contemporanea, il cui menu racchiude 24 ricette regionali selezionate all’interno degli 8 territori che compongono la “badacaixi”. Fondato da Yike Weng e Chiara Wang Pei con lo Chef Zhang Guoqing nel 2010, oggi diretto da Zhang Le, Bon Wei sin dall’apertura si è fatto inoltre riconoscere per la qualità della carta dei vini e per l’attenzione negli abbinamenti con le sue specialità di cucina. Oggi possiede una carta di circa 300 etichette che include anche un raro vino cinese. Impossibile non innamorarsi dell’Anatra laccata alla pechinese, specialità del ristorante, dei delicatissimi piatti di pesce dello Zhejiang o dei grandi piatti del Guangdong.

Señorio

Señorio milano

Se avete voglia di paella, croquetas e solomillo, Señorio è il posto giusto. Qui si ritrova l’essenza della più autentica cucina spagnola di qualità, tanto che il Governo Spagnolo ha da poco consegnato al ristorante la targa di “Restaurante Autentico Espanol”, importante certificazione ottenuta da parte della commissione di “Restaurants from Spain”, il progetto promosso da ICEX España Importacion e Inversiones per premiare i ristoranti spagnoli che si distinguono all’estero. Da Señorio tutti gli ingredienti provengono dalle migliori eccellenze del Paese, con più di 90 denominazioni originali e una carta dei vini composta da oltre 300 etichette spagnole, così come il personale, gli elementi d’arredo, il design e soprattutto lo spirito del ristorante. In cucina lo Chef David Arellano Hidalgo, sivigliano, ogni giorno rivoluziona ed evolve le ricette più tipiche, con eleganza e autenticità.

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Vasiliki Kouzina

Vasiliki Kouzina milano

Se si parla di Grecia, non posso non pensare a Sophia Loren che canta S’agapò, struggente ode all’amore colonna sonora di uno dei miei film preferiti, The Lobster di Yorgos Lanthimos. Oltre ai meze, alla moussaka e all’ouzo, la cucina di questa Terra ricorda un po’ un amore sofferto, di quelli inevitabili, dai sapori forti e mai banali. A Milano è possibile ritrovare queste emozioni da Vasiliki Kouzina, un piccolo luogo incantato nato dall’anima nomade della proprietaria Vasiliki Pierrakea, che insieme allo Chef Gikas Xenakis racconta una Grecia inedita e misteriosa. Un ristorante di cucina greca con contaminazioni mediterranee e balcaniche, che ritrova il sapore “di casa” grazie alle antiche ricette della tradizione proposte insieme a piatti contemporanei. Così, per ritrovarsi catapultati in un ristorantino su una spiaggia di Naxos, il consiglio è di assaggiare le aplista (in italiano “fantasticherie culinarie”), una selezione di assaggi della tradizione, tra cui naturalmente la classica tzatziki da accompagnare alla pita, il tipico pane greco. Tra gli evergreen sono irresistibili le taramokeftedes, polpette di taramas (uova di pesce), la delicata athinaiki salata, l’insalata della vecchia Atene con merluzzo, maionese con alghe e pane croccante, ed il Polpo al miele con alloro, cipolle caramellate e foglie di capperi.

Marcel Boum

marcel boum milano

Siamo in via Savona, nel cuore del fermento milanese, dove scopriamo una vetrina dagli infissi gialli che richiamano il sole dell’Africa, un grosso volto sulla porta d’ingresso, un piccolo bancone che affaccia sulla via e un dehors con qualche tavolo ideale nelle belle giornate, dai colori accesi e vivaci. Marcel Boum è il primo concept di street food africano lanciato da Gaia Trussardi e lo Chef Cesare Battisti: un progetto che fonda tutto sulla cucina come veicolo di integrazione culturale e sociale, grazie alla collaborazione con il centro accoglienza della Croce Rossa Italiana di Bresso. Da Marcel Boum è tutto una festa: un menu coloratissimo e vegetale, un locale ispirato alla fantasia e alla vitalità della cultura africana dove ritrovarsi a fine giornata o per un pranzo semplice ma gustoso e l’anima vivace di Chef Prince pronto a raccontare quanto tutti noi possiamo identificarci in Marcel Boum. Qui si possono gustare dall’Ugali della Tanzania, con stufato di verdure alla curcuma e zenzero, al Mpotompoto, il purè di patate dolci con coste ripassate e battuta di lime, peperoncino dolce e arachidi dalla tradizione del Ghana.

Barbacoa

barbacoa milano

Un tripudio di carni nella churrascaria brasiliana punto di riferimento della carne di alta qualità a Milano. Con una nuova casa nel quartiere Maggiolina, all’interno dell’ex Cinema Istria, Barbacoa è un luogo in cui fuggire dai ritmi frenetici milanesi immergendosi nel mondo della migliore carne alla griglia. La tradizione del classico Churrasco Rodìzio, ossia la degustazione di vari tipi di carne cotta alla griglia, regna sovrana sulle tavole del ristorante: servita con un sistema di rotazione da abili “Passadores”, la carne arriva sul piatto direttamente con i tipici “Espetos” (spiedoni). Tredici i tagli di carne proposti: picanha, entrecôte e biancostato di manzo, scamone, spinacino e punta di codone di manzo, spalla di agnello, reale di bue, french rack, gobba di bue (il celebre Cupim), pancetta croccante, salamella e pollo, il tutto alternato dal passaggio di contorni come banane, manioca, polenta e patatine fritte, Barbacoa rice e farofa all’uovo e pancetta. Non mancano i drink classici brasiliani: Caipirinha, il cocktail simbolo del Brasile, Caipiroska (interpretata anche con frutta esotica), Daiquiri, Margarita e una cantina con oltre 140 etichette di vini italiani e internazionali.

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Millésime 1990

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La Francia, i suoi vini, il foie gras: in questo bar à vin ed enoteca i due proprietari Massimiliano Balestreri, patron del wine bar El Buscia a Milano, e Silvia Vecchione hanno trasferito la comune passione per la Francia vitivinicola, con un viaggio alla scoperta deivini d’Oltralpe. Circa 400 referenze da degustare con una carta dedicata alla mescita che si rinnova regolarmente e che include sempre 14 vini tra bolle, rossi, bianchi, rosati e vini dolci. L’esperienza à la français si completa con una serie di prelibatezze gourmet provenienti dal territorio francese: taglieri di salumiselezioni di formaggi caprini e vaccini e proposte dedicate ai palati più curiosi come il Paté in crosta di pane, il Medaglione di foie gras d’anatra, il Duo di terrine (di coniglio al rosmarino e di maiale al prezzemolo) e il Petto d’anatra affumicato con pane speziato e chutney di mango. Per chiudere in dolcezza, niente di meglio che i Cannelés di Bordeaux, preparati artigianalmente: croccanti e caramellati all’esterno, con un cuore cremoso che si scioglie in bocca e che si presta ad essere esaltato da un calice di Riesling Vendanges Tardives alsaziano.

El Porteño Gourmet

El Porteño Gourmet milano

Aperto dal 2019, a pochi passi dal Duomo, il ristorante tipico argentino si trova all’interno di una location prestigiosa come la “design & entertainment destination” Speronari Suites, con un ambiente che richiama fortemente la cultura argentina, il gioco del Polo, il Tango, la città di Buenos Aires. La proposta gastronomica del nuovissimo Chef Matteo Torretta propone il meglio della tradizione della cucina argentina, con rivisitazioni e novità: la carne argentina, cucinata con cura e lentamente alla parrilla (la brace argentina), è al centro del menu, con asado, empanadas e il pollo en escabeche, oltre agli ñoquis, la fugazzetta, la lasaña, la milanesa, piatti che fanno parte della consuetudine sulle tavole argentine. Le tartare sono la novità del menu, con il Sashimi Porteño di filetto di fassona marinato con soia, arancia e senape di Dijon in grani, e la Tartare Especial con filetto di fassona piemontese tagliata al coltello con uovo di quaglia, tartufo nero e spezie.

Ba Restaurant

ba restaurant milano

La storia della gastronomia cinese a Milano da oltre dieci anni. Il ristorante di Marco Liu, tra i migliori ristoranti cinesi di Milano e d’Italia, dal 2011 contribuisce alla scena etnica meneghina diffondendo la più alta cultura cinese con la sua cucina, guidata dalle sapienti mani dell’Executive Chef Bryan Hooi, lo Chef dei Dim Sum Chef Wu Chee Kean e il servizio di sala a cura del Sommelier Marco Spini. Tra i signature realizzati con le tradizionali tecniche di cottura della cucina cinese, ci sono i Cheung Fu, cannelloni di farina di riso ripieni di verdure o di gamberi o il Char Siu Bao, un fagottino cotto al vapore ripieno di coppa di maiale caramellata. Da provare il celebre Xian Long Bao ripieno di polpetta di maiale e del suo brodo. Non possono mancare i Dim Sum (la traduzione letterale è “piccoli piatti che toccano il cuore”): ogni raviolo, cotto al vapore o alla piastra, diventa un piccolo scrigno di gusto e freschezza attraverso l’utilizzo degli ingredienti giusti. Da provare i Ravioli con salmone e wasabi, i Ravioli ripieni di black cod e guarniti con tartufo nero e orange tobiko oppure i Ravioli ripieni di Wagyu A5 cotti al vapore e passati poi alla piastra.

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Artemis, Brescia

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Spostandoci a qualche km da Milano, arriviamo a Brescia, dove ha aperto il primo tapas bar di cucina persiana gourmet in Italia, grazie ad un progetto di Joe Bastianich che vede alla guida della cucina Mashoufy Rezvan, detta Rosy, mamma, cuoca e infermiera arrivata in Italia 40 anni fa durante la Rivoluzione iraniana. Il ristorante offre un’esperienza culinaria unica nel suo genere, con tapas mediorientali accompagnate da drink speciali. Il menu, tra tradizione, innovazione e contaminazione, propone piatti adatti a tutti i palati, anche a un pubblico vegetariano e vegano. Il riso al vapore, le spezie e i profumi orientali sono la base delle tapas, classiche o innovative, con ingredienti tradizionali resi particolari dall’utilizzo sapiente di sapori mediorentali come la bacca del crispino o la speciale salsa Artemis, la cui ricetta è segreta. Il nome del locale s’ispira alla leggendaria condottiera Artemisia, unica donna della flotta di Serse a combattere nelle guerre persiane contro i greci.