A Verona è in corso una delle anteprime enologiche più attese, quella dedicata all’Amarone della Valpolicella. Protagonista, l’annata 2018 presentata da 64 aziende, che si potranno degustare oggi dalle 10.00 alle 19.30 (ingresso a pagamento riservato ai maggiori di 18 anni. Ticket: 35 euro in vendita online e 40 euro al box office d’ingresso).

L’elenco delle aziende si può consultare qui https://www.amaroneoperaprima.it/it/aziende , dove è possibile anche acquitare il biglietto d’ingresso.

Ogni azienda, oltre all’annata 2018, ha la possibilità di portare un’altra annata a scelta in degustazione.

fancy magazine è stato a Verona per voi ieri, nella giornata dedicata alla stampa, ed ecco i 5 assaggi più particolari che vi consigliamo di non perdere.

Monica Bellucci e Audry Hepburne in un sorso

Leggi anche:
Pizza, la "nuova" star globale

Che la pizza sia il cibo più popolare del pianeta non lo diciamo noi, lo dice Google quando si digitano le parole most+popular+food+world sul motore di ricerca. Pizza. Pizza. Pizza.…

Il Mediterraneo di Monica Bellucci e la raffinatezza di Audry Hepburne sono racchiusi nel Ravazzol Amarone della Valpolicella Classico Riserva 2013 di Ca’ La Bionda: il profumo di mandarino pervade il naso in modo inconfondibile, giocando con gli aromi tipici di spezie e frutta nera in un insieme di intrigante esotismo. Al sorso è pieno, goloso, balsamico e di grande eleganza.

L’annata 2018 dello stesso vino è risultata, secondo il nostro assaggio, la più convincente tra tutte quelle in degustazione.

Eleganza allo stato liquido

E’ quella dell’Amarone della Valpolicella di Roccolo Grassi: che degustiate l’annata 2018 o la 2015, sarà questo che vi colpirà, un sorso capace di coniugare la raffinatezza senza perdere in coropo e personalità. Il naso è accarezzato da un bouquet ricco di note fruttate e speziate di ciliegia sotto spirito, prugna, cioccolato; il sorso è pura seta, scivola sul palato potente e vellutato in virtù di un tannino dolcissimo e di una materia importante gestita magistralmente.

Un sorso di passione

Leggi anche:
Apre il Relais Le Due Matote con l'Orangerie by Di Pinto

Nato dal recupero di un vecchio casale del XVI-XVII secolo, è stato da sempre un punto di riferimento storico per tutti i cittadini di Bossolasco. Molti di loro hanno una…

Agli enofighetti che sposano la versione 2.0 dell’Amarone, ossia quella meno corposa e più agile, questa etichetta probabilmente non piacerà affatto. Qui bisogna essere appassionati dello stile storico di questo vino, e non spaventarsi di fronte a possenza e struttura. L’Amarone Accordini Acinatico 2018 spicca per la sua complessità e la sua densità: al naso profuma di rose essiccate, liquore di ciliegia, cuoio, spezie, su uno sfondo balsamico perfettamente integrato con un’impronta minerale; al gusto il corpo è pieno e vellutato, morbido e fresco. Un sorso che conforta e che fa innamorare.

Un campo di rosmarino

La 2007 è la prima annata di produzione dell’Amarone di Monte Zovo e ad Amarone Opera Prima avrete l’occasione di assaggiarla e di capirne l’evoluzione. Questo vino colpisce dritto al cuore per i suoi aromi, sia al naso sia in bocca, di macchia mediterranea, erbe officinali e soprattutto rosmarino. In bocca è caldo, vigoroso, pieno, con tannini vellutati e una freschezza balsamica intrigante: in altre parole, appagante.

Leggi anche:
ARGEA e il nuovo progetto enologico con Riccardo Cotarella

Parte dalla Romagna un nuovo progetto enologico, ambizioso e inedito per il nostro Paese, promosso da ARGEA - nella sua tenuta gioiello, Poderi dal Nespoli - insieme a Riccardo Cotarella,…

Anima autentica

Dagli anni Cinquanta a oggi la cantina Manara ha percorso la storia della Valpolicella e dell’Amarone stretta in una storia familiare che da conferitori si è voluta evolvere in produttori, a partire dal 1993. vellutato e denso, vino corposo ma equilibrato con un finale lungo e minerale. Il Corte Manara è uno splendido esempio dell’anima più autentica dell’Amarone: si apre su toni fruttati di visciola e mora selvatica, poi arrivano le note floreali, come la rosa canina, e ancora tocchi di moka e cioccolato. Al sorso è denso, corposo, minerale.

A proposito del Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella

Oltre 2400 aziende tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori su un territorio di produzione che si estende in 19 comuni della provincia di Verona, dalla Valpolicella fino alla città scaligera che detiene il primato del vigneto urbano più grande dello Stivale, 8600 ettari di vigneto e un giro d’affari di oltre 600 milioni di euro, di cui più della metà riferiti alle performance dell’Amarone. È l’istantanea del Consorzio per la tutela dei vini Valpolicella che, con oltre l’80% di rappresentatività, tutela e promuove la denominazione in Italia e nel mondo.

Leggi anche:
Dr. Vranjes Firenze  celebra il suo 40mo anniversario

Con la sua identità unica, caratterizzata da un originale blend di heritage fiorentino, fragranze iconiche ed eleganza senza tempo, Dr. Vranjes Firenze celebra quest’anno il suo 40° anniversario. La rinomata…